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"On the other side of your fear is your freedom."

-40, EMOZIONI?

-40.
Quaranta giorni al momento in cui metterò piede su quell'aereo che mi porterà dall'altra parte del mondo, verso l'ignoto.
Sola, con la forza delle mie sole gambe, pronta a costruire qualcosa di solo mio, pronta a portare qualcosa di nuovo nella mia vita, a vedere posti, conoscere nuove persone ed assaporare nuove emozioni.
A volte ci penso con grandissimo entusiasmo, pronta a rompere i muri della mia mente, a rendermi conto di quanto il mondo circorstante sia immenso, diverso, da scoprire.
A volte, spesso, ci penso con una punta di paura, quella sana e lecita paura dell'ignoto che riesco ben presto a trasformare in eccitazione per la partenza.
Quello che so e che non avevo messo in conto, è che mi sento realmente fiera di me, fiera di star facendo cose grandi, di essermi alzata in piedi con il coraggio di affrontare una sfida più grande di me, che fra 40 giorni prenderà forma sul serio, dopo tutti questi mesi (per non dire anni) durante i quali l'ho aspettata, pianificata e sognata, una sfida che tra difficoltà e gioie mi renderà una persona migliore, diversa e con alle spalle qualcosa di grande, a soli 17 anni.
40 giorni al mio sogno, America aspettami che sono pronta!

Bye for now,
Silvia

EXCHANGE YEAR? USA? WHAT?

Saaalve a tutti e benvenuti sul mio blog!
Mi chiamo Silvia, ho 16 anni ed abito a Trento; qualche tempo fa, circa due anni, sono venuta a conoscenza della possibilità di trascorrere un anno all'estero e ciò mi ha fin da subito incuriosita.
Ho passato la seconda liceo divorando blog di ragazzi all'estero e passando pomeriggi tra siti di associazioni e video su youtube inerenti l'esperienza, affascinata ma convinta di essere ben lontana da quelle realtà. Quando alla fine della seconda liceo ho parlato ai miei genitori della mia volontà di intraprendere un'esperienza come un anno all'estero, sono rimasta sorpresa dalla loro approvazione e dalla loro emozione nel vedermi così interessata a qualcosa di così grande. La loro bimba che fino a non molti anni fa non riusciva a stare sola nemmeno il tempo di andare a prendere un caffè in spiaggia ha intenzione di passare un anno completamente da sola, per di più dall'altra parte del mondo! A differenza di molti ragazzi che partiranno o sono pariti, io non ho infatti incontrato l'ostacolo rappresentato dai genitori e per questo gliene sarò per sempre grata. Dopo esserci informati un po' riguardo le varie agenzie in circolazione (o meglio, LORO si sono informati, perchè IO sapevo già tutto da mesi e mesi ormai) abbiamo deciso che l'associazione che ci convinceva maggiormente era la WEP e così, il 12 agosto scorso mi sono iscritta.
Velocemente elencherò i passaggi successivi senza entrare troppo nei dettagli perchè so che queste informazioni sono già state date da decine di "bloggers" prima di me. Qualche settimana dopo l'iscrizione ho sostenuto un test scritto e orale in ligua inglese e un colloquio psicologico per essere accettata al programma e, una volta accettata sono iniziate anche per me le fatidiche tre settimane di compilazione del WepBook, una raccolta di informazioni su di me, sulla mia famiglia, documenti scolastici, sanitari e burocratici con i quali l'associazione mi ha presentata alla mia associazione partner americana, la CHI (Cultural Homestay International), la quale ha fin da subito iniziato a cercare una famiglia che scegliesse di ospitarmi.
Davvero troppo presto, il 4 febbraio, sono stata contattata da una ragazza dello staff di WEP che mi annunciò che una famiglia si era già interessata a me e che, probabilmente, ero la prima tra gli iscritti WEP per il programma negli USA ad aver ricevuto la famiglia. Quel giorno ero assieme alla mia classe e alla mia prof di arte a visitare un museo e, appena ricevuta la chiamata (inaspettatissima) non ci ho  più visto dalla gioia, non ci credevo, tutto ciò che mi era sempre sembrato qualcosa di molto vago, astratto e lontano iniziava a prendere realmente forma ed io non sapevo davvero come sentirmi. E' con grande piacere che quindi vi annuncio che andrò a Kingston, un paesino (ino ino ino) nello Stato di Washington, che per chi me lo volesse chiedere.. NO, non è dove c'è la città Washington DC, anzi, è proprio sull'altra costa! Sarò ospitata da una signora abbastanza giovane che vive da sola e che ospiterà me ed un'altra exchange student cinese, Anny, con la quale mi sono già messa in contatto :)

Qualche mese dopo l'arrivo della famiglia ospitante c'è stata l'orientation wep, ma di questa parlerò in un altro post; spero di non avervi annoiato e se avete piacere continuate a seguire la mia folle avventura che inizierà a prendere forma fra...47 giorni! AIUTO!

Bye for now,
Silvia

P.S: se volete mi trovate anche su instagram (silvia.laino) e su youtube (https://www.youtube.com/channel/UCwWwXk3urKo_fkETwfBSoRw), dove ho iniziato a caricare dei video un po' particolari, non parlati come è solito vedere, ed ora che mi è stata regalata una gopro spero che la qualità migliori ancora...VIVA LO SPAM ahaha ciaooone